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    Palificate per opere di ingegneria naturalistica

    Sto realizzazione un'opera pubblica e tra le varie tipologie d'intervento è prevista la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica (palificate a doppia parete e palizzate/palificate semplici) con l'utilizzo di legname scortecciato di castagno. Il Capitolato prevede che l'Appaltatore fornisca la seguente certificazione del materiale: "Il legno previsto a progetto per la realizzazione delle opere deve essere di castagno e deve possedere resistenza minima certificata D18 (legno di latifoglie) secondo UNI EN 338:2016". Mi potete dire quale certificazione sono tenuto a fornire, in base alla vigente legislazione italiana, considerando che non si tratta di strutture quali coperture o similari ma trattandosi di opere di contenimento di scarpate?

    Risposta a cura di Matteo Izzi, Conlegno

    Pubblicato il 07/06/2023

    Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni affrontano il tema delle opere di ingegneria naturalistica al capitolo 6.3 (che tratta di “stabilità dei pendii naturali” e di “controllo degli interventi di stabilizzazione”) ed al capitolo 6.5 (che tratta di “opere di sostegno” e degli “interventi atti a sostenere in sicurezza un corpo di terreno”). Ciò posto, tenuto anche conto delle problematiche di sicurezza della pubblica incolumità che con evidenza appaiono sottese al tipo di opere in argomento, non può che derivarne la piena applicabilità delle citate NTC 2018 e, quindi, l’assimilazione concettuale di dette opere alla definizione di “costruzione”.

    In linea di principio, per i prodotti strutturali in legno massiccio è previsto che i materiali base siano dotati di apposita certificazione (marcatura CE) in conformità alla EN 14081-1:2005+A1:2011 (caso A del par. 11.1 delle NTC 2018), o siano qualificati ai sensi delle vigenti NTC (caso B del par. 11.1), oppure siano certificati in accordo a specifici ETA rilasciati ai fabbricanti (caso C del par. 11.1).

    Vista la geometria degli elementi oggetto di fornitura (sezione circolare), non essendo applicabile la marcatura CE né secondo la EN 14081-1 né in accordo ad opportuni ETA, risulta che l'unica strada ad oggi percorribile sia quella della "qualificazione nazionale" prevista dalle NTC. Per quanto attiene i processi di classificazione secondo la resistenza si rimanda alla lettura dell'approfondimento pubblicato al seguente link.