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    Classi di resistenza del legno massiccio di Castagno

    Sto progettando una copertura in legno e vorrei realizzarla con elementi uso Fiume di Castagno. Ho chiesto alla segheria che dovrebbe fornire le membrature se è possibile avere la classe D30 ma mi è stato detto che possono certificare solo D24 oppure C30; è corretto? posso eventualmente trovare materiale classificato D30 da altri fornitori?

    Risposta a cura di Matteo Izzi, Conlegno

    Pubblicato il 24/03/2023

    Gli assortimenti di legno massiccio strutturale (a prescindere che siano a sezione rettangolare o a sezione "irregolare", come l'uso Fiume) che circolano sul mercato sono di solito classificati "a vista" in accordo alle vigenti norme di classificazione (la UNI 11035/serie per il legname con provenienza Italia, la DIN 4074/serie per quello con provenienza CNE Europa/arco alpino, ecc.).

    Con riferimento al legname a sezione "irregolare", la Circolare Esplicativa delle NTC 2018 riporta al par. C11.7.2.2: "Ai fini della classificazione del materiale, in assenza di specifiche regole (ad. es UNI 11035-3), si potrà fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purché nel calcolo si tenga conto dell’effettiva geometria delle sezioni trasversali."

    La semplificazione riportata nel paragrafo precedente risulta particolarmente utile nel caso del legname uso Fiume di Castagno poiché, a seconda delle provenienze, permette di classificare il materiale utilizzando le regole in vigore per lo spigolo vivo e le assegnazioni resistenti prescritte dalla EN 1912:2012+AC:2013 "Legno strutturale - Classi di resistenza - Assegnazione delle categorie visuali e delle specie". Tale norma è tuttavia in fase di revisione (la pubblicazione della norma revisionata è prevista per la fine di quest'anno) e non riporta numerose assegnazioni che sono state approvate a livello europeo e che sono già utilizzabili ai fini della classificazione del materiale.

    Per quanto riguarda il Castagno (Sweet chestnut, CTST), troviamo le seguenti assegnazioni resistenti:

    • Castagno provenienza Italia - classificato secondo la UNI 11035-2:2010 - regola di classificazione "Latifoglie" - categoria qualitativa "S" e classi di resistenza D24 oppure C30 secondo EN 338:2016. Poiché la categoria qualitativa è la stessa, a seconda delle richieste del progettista, l'impresa che classifica e certifica il materiale può attribuire indifferentemente una delle precedenti classi di resistenza. La classe C30 non è riportata nella vigente EN 1912 ed è stata introdotta a livello europeo nel 2021 dopo l'accettazione da parte del CEN/TC 124/WG 2/TG 1 di un report predisposto dal CNR IBE e di proprietà di Conlegno; è stata inoltre rimossa la limitazione di 100 mm riportata nell'attuale EN 1912;

    • Castagno provenienza Francia - classificato secondo la NF B 52-001-1:2018 - regola di classificazione "Châtaignier" - categorie qualitative "ST-III" o "ST-II" e classi di resistenza C18 (ST-III) oppure C24 (ST-II). Queste assegnazioni non sono attualmente riportate nella vigente EN 1912 ma sono già applicabili ai fini della classificazione del materiale, poiché accettate dal CEN/TC 124/WG 2/TG 1 nel 2016

    NOTA: con la pubblicazione della nuova EN 1912 verrà aggiornato il riferimento alla serie delle norme UNI 11035. In particolare, per il Castagno si farà riferimento alla norma UNI 11035-2:2022, alla regola "Latifoglie 1" e alla categoria qualitativa "LS". Le assegnazioni e i criteri di classificazione sono gli stessi attualmente applicati.