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    Consigliate le realizzazione di un vespaio areato nel caso di una casa in legno?

    Consigliate le realizzazione di un vespaio areato nel caso di una casa in legno? Sento sempre pareri contrastanti sulla sua utilità al fine di limitare la risalita di umidità dalle fondazioni

    Risposta a cura di Michele De Beni, Esperto di edifici ad alta efficienza energetica

    Pubblicato il 16/04/2023

    Il vespaio "aerato", nasce con la funzione di separare il pavimento dell'edificio dal terreno sottostante, creando una intercapedine in cui, tramite opportuni ingressi ed uscite, l'aria esterna è libera di circolare.

    Tale convezione di aria ha un duplice effetto:

    • può rimuovere l'umidità del terreno stesso (che quindi non passa per capillarità alle strutture del pavimento);
    • in Estate diminuisce il tasso di umidità relativa dell'aria esterna stessa che, per infiltrazioni incontrollate, potrebbe condensare tra terreno e struttura.

    Ad ogni modo, pur "staccando" il pavimento dal terreno, le fondazioni (puntuali o lineari) sono quasi sempre realizzate in cemento e a contatto con il terreno . Quindi, anche nel caso di un vespaio areato, ho di fatto continuità tra la struttura portante in elevazione (pilastri o setti) e le fondazioni (travi rovescie che appoggiano sul terreno). Per la protezione della base d’appoggio dall’umidità di risalita capillare di edifici in legno, sia nel caso di struttura in X-LAM che a telaio, esistono profili di partenza (in alluminio o altri materiali) specificatamente pensati a tale scopo e che consiglio di valutare.

    La necessità o meno di questa tecnologia costruttiva dipende in primo luogo dal tipo di terreno e dal clima su cui si va ad operare, piuttosto che dalla tecnologia con cui è realizzata la struttura in elevazione. Non esiste, a mio modo di vedere, una soluzione che "a priori" porti solo vantaggi.

    Il vespaio areato, sempre a mio parere, oltre ai vantaggi sopra indicati, porta due svantaggi:

    • disaccoppia termicamente l'edificio dal terreno, il quale è quasi sempre a temperature meno estreme dell'aria esterna (benefici per il comfort termico sia in Inverno che in Estate)
    • potrebbe, in certi contesti, rappresentare anche un ingresso per acqua che arrivi dall'esterno (vedi ad esepio eventi metereologici piuttosto violenti come i temporali estivi)

    Deve quindi essere fatto un bilancio tra i vantaggi e gli svantaggi sopra indicati valutando i seguenti fattori :

    • tipologia di terreno (terreno drenante o terreno argilloso)
    • tipologi di clima (mite, estremo in Inverno o in Estate)
    • ventilazione e microclima di dove sorgerà la casa (aria esterna più o meno umida durante l'anno).

    Se l'edificio sorgerà in un clima mite, poco ventoso, ma su di un terreno argilloso, le consiglierei di valutare la realizzazione di un vespaio aerato (ma facendo attenzione a dove vengono realizzati i punti di ingresso dell'aria). Se invece il terreno dovesse risultare asciutto (ghiaia o sabbia mista argilla) ed il clima è piuttosto severo, meglio realizzare l'edificio direttamente a contatto con il terreno (tagliando però sempre le strutture in legno che appoggiano sulle fondazioni adeguatamente). Le stesse norme tecniche UNI TS 11300-1 utilizzate per il calcolo dei diversi fabbisogni energetici dell'edificio sia in regime invernale che estivo, permettono di tenere in considerazione (e valutare a priori) il beneficio derivante dall'inclusione del terreno negli scambi termici per conduzione.