Assolegno risponde

Gli esperti al servizio del settore

    #Normativa   #Connessioni   #Specie legnose   #Proprietà meccaniche   #Marcatura CE   #Calcolo strutturale   #Durabilità   #Materiali da costruzione  

    Quali indicazioni per l'impiego del legno lamellare in classe di servizio 3?

    Mi sto occupando del progetto di una piscina coperta che avrà le strutture principali della copertura, e forse anche quelle verticali, in legno lamellare. Mi stavo chiedendo se ci siano accorgimenti particolari da tenere in considerazione (come protettivi superficiali specifici o impregnanti) per gestire l'aspetto della durabilità/manutenibilità delle strutture in legno in un ambiente come quello delle piscine, soggetto ad elevati tassi di umidità ed esposizione al cloro.

    Risposta a cura di Matteo Izzi, Conlegno

    Pubblicato il 11/02/2023

    Come segnalato dalla Circolare Esplicativa al C4.4.5:

    "Elementi posti in ambienti particolarmente umidi, ivi compresi ambienti interni quali piscine, palaghiacci, depuratori e simili, saranno di regola assegnati alla classe di servizio 3. Scelte diverse da quelle sopra proposte dovranno essere giustificate da adeguati dati previsionali relativi alle condizioni termo-igrometriche previste in opera durante l’intero intervallo di vita della struttura".

    Le caratteristiche dei materiali utilizzati vanno dunque scelte e specificate con cura, considerando le peculiarità dell'ambiente in cui verranno posti in opera e prestando particolare attenzione agli assortimenti di legno incollato (per i quali potrebbero emergere problemi di delaminazione dovuti ai fenomeni igroscopici).

    Con riferimento al legno lamellare, è necessario specificare nella relazione sui materiali, nelle pertinenti parti del progetto e nei cartigli che deve essere idoneo all'uso in classe di servizio 3. Questo perché la EN 14080:2013 (norma europea armonizzata che definisce i requisiti di produzione e di marcatura CE di tali assortimenti) indica in Tabella I.2 che le lamelle degli elementi utilizzati in classe di servizio 3 devono avere uno spessore massimo di 35 mm (contro i tradizionali 40 mm degli elementi che trovi più comunemente sul mercato)

    Tabella_I.2.png

    Va poi prescritto l'impiego (per la produzione degli elementi di legno incollato) di adesivi di Tipo 1 secondo la EN 301 (adesivi fenolici o amminoplastici) o secondo la EN 15425 (adesivi poliuretanici monocomponenti), come indicato anche al punto 5.5.3.1 della EN 14080 (riporto di seguito un estratto - attenzione che le norme relative agli adesivi sono state revisionate dopo la pubblicazione della EN 14080:2013 e i riferimenti datati esatti sono EN 301:2017 e EN 15425:2018 diversamente da quanto indicato di seguito).

    Punto_5.5.3.1.png

    Di principio la questione degli adesivi è facilmente risolvibile (ormai quasi tutti producono con adesivi di Tipo 1 e, quando si parla di conifere, la stragrande maggioranza di produttori usano adesivi poliuretanici), mentre è importante specificare lo spessore massimo delle lamelle (e confrontarsi eventualmente con un "fornitore" per capire le sezioni commerciali che possono essere fornite in cantiere alla luce di tale limitazione - potrebbero non coincidere con quelle aventi lamelle da 40 mm visto "il passo" diverso).

    Relativamente alla durabilità, come progettista è necessario indicare nel progetto se è opportuno/raccomandabile/necessario impiegare sostanza di tipo preservante. A tal riguardo le NTC 2018 al 11.7.9.2 rimandano all'analisi della EN 350 - della EN 335 e della EN 460 per valutare se la durabilità naturale del materiale è sufficiente o meno.