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    Documentazione accompagnatoria per ferramenta metallica

    È corretto che il direttore lavori, per una tettoia di mq 40 (struttura di entità minore), chieda tutti documenti previsti al paragrafo 11.3.1.5 delle NTC, per tutta la ferramenta impiegata (barre, dadi, viti, ecc..)? Esiste la possibilità di derogare, avendo difficoltà a reperire i certificati 3.1 e copie degli attestati del servizio tecnico centrale (anche da aziende molto note)?

    Risposta a cura di Matteo Izzi, Conlegno

    Pubblicato il 03/02/2023

    A monte delle prescrizioni date per i singoli materiali (nei vari paragrafi del capitolo 11), il punto 11.1 delle NTC stabilisce che:

    "*Per ogni materiale o prodotto identificato e qualificato mediante Marcatura CE è onere del Direttore dei Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere copia della documentazione di marcatura CE e della Dichiarazione di Prestazione di cui al Capo II del Regolamento UE 305/2011*, nonché – qualora ritenuto necessario, ai fini della verifica di quanto sopra - copia del certificato di costanza della prestazione del prodotto o di conformità del controllo della produzione in fabbrica, di cui al Capo IV ed Allegato V del Regolamento UE 305/2011, rilasciato da idoneo organismo notificato ai sensi del Capo VII dello stesso Regolamento (UE) 305/2011. Per i prodotti non qualificati mediante la Marcatura CE, il Direttore dei Lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità della documentazione di qualificazione (caso B) o del Certificato di Valutazione Tecnica (caso C). I fabbricanti possono usare come Certificati di Valutazione Tecnica i Certificati di Idoneità tecnica all’impiego, già rilasciati dal Servizio Tecnico Centrale prima dell’entrata in vigore delle presenti norme tecniche, fino al termine della loro validità."

    Pertanto, il primo tema da affrontare è: assunto che il mio prodotto non sia qualificato attraverso la procedura ministeriale, come garantisco che rechi la marcatura CE? In funzione del prodotto specifico che andrò a utilizzare in cantiere, la DoP e le caratteristiche dichiarate dovranno essere conformi a una norma europea armonizzata (sviluppata dal CEN, il Comitato Europeo di Normazione) oppure ad un ETA (European Technical Assessment) rilasciato dall'EOTA (European Organization for Technical Assessment) in conformità ad un EAD (European Assessment Document).

    Viti, chiodi, spinotti, dadi e bulloni utilizzati nelle costruzioni di legno ricadono generalmente o all'interno della EN 14592:2008+A1:2012 (norma europea armonizzata - ne esiste anche una più recente ma ad oggi non è utilizzabile) oppure all'interno degli ETA rilasciati ai vari fabbricanti (qui sono disponibili gli EAD ad oggi pubblicati - è sufficiente indicare come categoria la "13" per filtrare quelli relativi alle strutture di legno). Pertanto, per la qualificazione della ferramenta in ingresso di cantiere, è sufficiente fare riferimento alle DoP redatte dai relativi fabbricanti senza approfondire ulteriormente la provenienza del materiale utilizzato per realizzarla.

    Il paragrafo a cui si fa riferimento nella domanda, il 11.3.1.5, deve essere letto e interpretato considerando come ambito applicativo la carpenteria metallica (prodotti laminati, piastre realizzate su misura ecc.). In questo caso, in funzione di quello che verrà fornito in cantiere, risulterà opportuno far riferimento alla EN 1090-1:2009+A1:2011 o ad altre pertinenti specifiche tecniche di certificazione. Prendendo come caso una piastra su misura, il fabbricante redigerà una DoP nella quale indicherà le caratteristiche dell'acciaio e la corrispondenza con quanto prescritto dal progetto strutturale del progettista. Per questo tipo di forniture, è poi sufficiente richiedere copia dei certificati forniti dalla fonderia che ha realizzato il materiale di partenza, per assolvere automaticamente la richiesta del "certificato 3.1" (che è definito dalla EN 10204:2005 "Document issued by the manufacturer in which he declares that the products supplied are in compliance with the requirements of the order and in which he supplies test results"). Starà poi al Direttore dei Lavori, in previsione della fornitura e qualora lo ritenesse necessario, concordare con la carpenteria che esegue la fornitura la predisposizione di un congruo numero di spezzoni (preliminarmente alla predisposizione della stessa!) da portare in laboratorio e sui quali effettuare gli test integrativi (sperimentali) di accettazione.