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    Quale valore di resistenza a taglio è corretto utilizzare per i pannelli OSB/3 usati lastra?

    Vorrei avere chiarezza su quale valore di resistenza al taglio sia corretto utilizzare per i pannelli OSB/3 usati come pannelli di controvento di pareti a telaio (quindi utilizzo dell'OSB come lastra). 1 Mpa o 6,8 Mpa?

    Risposta a cura di Andrea Bernasconi, heig-vd CH-Yverdon | Borlini & Zanini SA | holztragwerke.ch

    Pubblicato il 12/12/2022

    I due valori della resistenza dei pannelli OSB citati nella domanda sono i valori caratteristici della resistenza a taglio dei pannello OSB/3 si riferiscono a due tipi di sollecitazioni ben diverse fra di loro. Il valore di 6.8 MPa si riferisce alla sollecitazione a taglio della lastra, cioè alle tensioni di taglio agenti sempre in una direzione del piano del pannello: si tratta dell'effetto lastra, pure citato nella domanda. La superficie su cui agiscono - o piuttosto si manifestano - queste tensioni di taglio è perpendicolare al piano del pannello, e ciò è da ricondurre allo spessore effettivo, sottile e finito, piccolo rispetto alle dimensioni della lastra, che la lastra presenta. Tali tensioni sono quindi per definizione costanti su tutto lo spessore del pannello. A livello di analisi teorica, la lastra è di fatto una superfice sottile, sollecitata solo e soltanto da forze agenti nel proprio piano. La composizione a più strati del pannello OSB, con la variazione della direzione dei singoli trucioli allunganti fra loro e fra i diversi strati, permette di ottenere questi valori piuttosto elevati se confrontati con altri valori della resistenza a taglio di prodotti e materiali a base di legno.

    Il valore più piccolo (1.00 MPa) si riferisce invece alle sollecitazioni di taglio che si manifestano quando il pannello OSB è usato come piastra, e cioè sollecitato da carichi agenti perpendicolarmente al piano del pannello. In tal caso si creano delle tensioni di taglio che agiscono nella direzione perpendicolare allo stesso piano, con una distribuzione irregolare sullo spessore del pannello, e con un valore massimo nel baricentro della sezione, e quindi al centro del pannello o della lastra. Queste tensioni di taglio sono accoppiate alle tensioni di taglio di medesima grandezza ma agenti nella direzione dei piano del pannello, a fare scorrere fra loro i singoli strati che ne compongono lo spessore. Si tratta delle sollecitazioni di taglio provocate dalla flessione della lastra. Si tratta di sollecitazioni che - nelle loro direzioni principali creano un compressione e una trazione - inclinate a +/- 45° rispetto al piano del pannello; la componete di trazione rappresenta il punto debole, creando di fatto una collasso a trazione di tipo perpendicolare alla fibratura. Questo spiega i valori di resistenza a taglio molto bassi del pannello a base di legno sollecitato a flessione (effetto piastra). Si tratta fra l'altro di una caratteristica comune a tutti i pannelli multistrato di legno, e nota con il nome inglese di "rolling shear", derivato dall'immagine che si crea al collasso strutturale per superamento della resistenza a taglio. In italiano abbiamo più volte suggerito e impiegato la definizione di "taglio trasversale", più corretta e meglio adatta che altre definizioni fantasiose, come "taglio rotatorio" o "taglio rotante".