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    Come distinguere la direzione di portanza preferenziale di un pannello OSB?

    Nelle schede tecniche dei pannelli OSB viene specificato che, in caso di sollecitazione a flessione, essi presentino una direzione di portanza preferenziale (longitudinale) coerentemente all’orientamento delle scaglie negli starti esterni. Come risulta possibile individuare la direzione di portanza del pannello ed assicurarsi che, in fase di posa, non vengano invertite le direzioni alla luce dell'apparente disposizione casuale delle scaglie?

    Risposta a cura di Andrea Bernasconi, heig-vd CH-Yverdon | Borlini & Zanini SA | holztragwerke.ch

    Pubblicato il 12/12/2022

    I pannelli OSB sono prodotti con procedure industriali non particolarmente complesse, ma tecnologicamente avanzate. I trucioli allungati non sono disposti a casaccio nel pannello, ma secondo regole e procedure di produzione ben precise. Sullo spessore del pannello, lo stesso è tutt'altro che omogeneo; è possibile riconoscere anche a occhio nudo, sulla sezione perpendicolare al piano del pannello, che lo zone esterne hanno una composizione diversa rispetto alla zona centrale. Per inciso segnaliamo che nei mobili realizzati con pannelli OSB, spesso ci sono zone dove lo spessore di un pannello è stato ridotto, che permettono di riconoscere come anche la superficie del pannello abbia un aspetto ben diverso nella parte centrale, piuttosto che in prossimità dei bordi (superfici esterne del pannello). Gli strati esterni e prossimi alla superficie sono realizzati con i trucioli allunganti disposti prevalentemente nella direzione di produzione del pannello, mentre nella parte centrale del pannello i trucioli sono disposti a casaccio - il termine ricorrente a "random" - o addirittura prevalentemente in senso trasversale rispetto a quanto succede nelle zone più esterne.

    Fino a ad alcuni anni fa, la marcatura dei pannelli OSB permetteva di riconoscere la direzione di produzione, ma recentemente sembra che ciò non sia sistematicamente sempre possibile. Anche l'indicazione che il lato lungo del pannello è spesso quello della direzione forte, e cioè più resistente, lascia molto a desiderare non appena i pannelli sono stati tagliati.

    Alcuni produttori - fra i più grandi del settore - indicano specificamente come la direzione principale sia quella "facilmente riconoscibile dall'orientamento prevalente dei trucioli allungati che la compongono". Ci associamo a questa definizione, indicandola quale l'unica davvero affidabile e realmente gestibile in fase di progettazione, esecuzione e controllo. Ci permettiamo di confermare che non serve un occhio esperto, ma solo una basilare conoscenza del materiale, per poter riconoscere la direzione principale sulla superfice del pannello OSB. Sta quindi al progettista indicare chiaramente come deve essere orientato un pannello OSB, qualora non sia disposto ad accettare - come regola e principio di progetto che le due direzioni possano essere scambiate far loro. Le indicazioni dovranno essere tali, da permettere la corretta preparazione del materiale e un controllo efficace da parte di chi deve assicurare questo compito (a seconda dei casi direzione lavori, collaudo, ecc.).

    Ricordiamo che lo stesso problema si presenta con tutti gli elementi costruttivi a strati multipli e non identici fra loro, quali i pannelli XLAM, tutti gli elementi di compensato strutturale di piallacci (Kerto-Q, Baubuche-Q) e - in altro ambito - tutte le reti di armatura preconfezionate per il calcestruzzo in getto.