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    #Isolamento termico   #Raffrescamento estivo  

    Potete consigliarmi una stratigrafia corretta di per una copertura nel Centro Italia?

    Potete consigliarmi una stratigrafia per una copertura in legno con travetti a vista, con pendenza 18°. La casa si trova nel comune di Macerata

    Risposta a cura di Michele De Beni, Esperto di edifici ad alta efficienza energetica

    Pubblicato il 31/08/2020

    Per poter definire una stratigrafia "ottimale" per un edificio, è necessaria la conoscenza di una serie di condizioni "al contorno" che possono avere notevole influenza sulla tipologia, l'ordine e lo spessore dei vari componenti.

    Una sintetica lista di queste condizioni potrebbe essere la seguente:

    • il clima esterno (temperature, irraggiamento, nevosità, ventosità)
    • la tipologia del manto di copertura
    • la presenza di elementi puntuali quali canne fumarie, abbaini o pannelli fotovoltaici
    • la destinazione d'uso del locale sotto la copertura (sottotetto non riscaldato o ambiente abitato o locale tipo lavanderia con alto tasso di U.R. interna)
    • il livello di efficenza energetica che si vuole perseguire con l'interno edificio.
    • la presenza di alberature importanti o di profili altimetrici che portano per lunghi periodi ombra sulel falde.

    Semplificando di molto le variabili ed ipotizzando una condizione di edificio in condizioni standard nel clima della sua città e con una esposizione e orientamento ottimali, illustro alcune mie considerazioni (procedendo dall'interno verso l'esterno) per i vari elementi:

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    • 1 - ELEMENTO DI SUPPORTO INTERNO: per stanze climatizzate anche in Estate, potrebbe essere vantaggioso utilizzare al posto del classico tavolato, anche delle tavelle in laterizio pieno;

    • 2 - FRENO VAPORE: la principale attenzione deve essere posta nella continuità del freno vapore che, a seconda che si debba solo riscaldare o anche raffrescare l'ambiente sottostante, può essere normale o di tipo "igrovariabile". Importante è utilizzare dei "punti chiodo" in corrispondenza di eventuali listelli di contenimento dell'isolante e nastri di tenuta negli attraversamenti impiantistichi (scarichi, corrugati per antenna e pannelli fotovoltaici ad esempio). Il freno vapore deve essere inoltre fissato sul perimetro con del nastro biadesivo per evitare che l'aria interna esca lateralmente;

    • 3 - PACCHETTO ISOLANTE: il tipo di isolante e lo spessore possono dipendere da molti fattori, ma per il suo clima (irraggiamento abbastanza elevato e temperature dell'aria elevate in Estate) le consiglio di stare su isolanti fibrosi con massa superiore ai 110 kg/mc. Questo tipo di isolante aiuta anche le prestazioni fonoisolanti. Lo spessore indicativo consigliabile è di 14-16 cm;

    • 4 - LISTELLATURA DI CONTENIMENTO: se l'isolante è troppo "morbido", potrebbe essere necessaria una listellatura di contenimento. Questi elementi, servono a trasferire il peso della copertura alla struttura principale, e devono essere opportunamente sigillati sul freno vapore utilizzando un "punto chiodo" continuo che aiuta ad attenuare la propagazione del rumore esterno verso l'interno per vibrazione. Nel caso di isolanti con massa superiore ai 160 kg/mc (con maggiore resistenza alla compressione) tale listellatura potrebbe non essere necessaria;

    • 5 - TELO TRASPIRANTE: il telo traspirante ha la principale funzione di veicolare eventuale acqua che potrebbe infiltrarsi (vento, condensa o perdite dal manto di copertura) nel pacchetto isolante, compromettendone le capacità coibenti. Le carateristiche fondamentali sono la traspirabilità (valori Sd<0,3 m), la resistenza a temperature elevate (garantita per molti anni), la perfetta sigillatura (nastratura!), una certa impermeabilità (meglio dire un valore di "colonna d'acqua" minimo). Anche su questo telo, tutti gli elementi passanti (sfiati, corrugati o cavi) devno essere sigillati (consiglio nastro butilico);

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    • 6 - CAMERA DI VENTILAZIONE: per il clima e per la pendenza da lei indicati e per una falda non troppo lunga (7-8- metri) una camera di ventilazione da 6 cm è più che sufficiente, ma mi raccomando di prevedere griglie in ingresso e l'utilizzo di un colmo ventilato in sommita. Lo scopo principale della ventilazione non è la protezione dal caldo estivo (che comunque aiuta a limitare), ma bensì la evacuazione del vapore acqueo che attraversa il pacchetto di copertura e quindi la protezione nel tempo delle capacità coibenti;

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    • 7 - PANNELLO DI SUPPORTO DEL MANTO DI COPERTURA: io consiglio sempre di posare il manto di copertura su di un pannello (tavolato o OSB) per poter in futuro " rioganizzare (ampliando il PV ad esempio) il manto di copertura o l'impianto fotovoltaico, con più libertà rispetto a posare gli stessi su una listellatura incrociata sopra il telao traspirante;

    • 8 - IMPERMEABILIZZAZIONE E MANTO DI COPERTURA: sopra il pannello (ma la considero obbligatoria solo nel caso l'edificio rimanga senza manto di copertura durante il cantiere) può essere posato un telo ipermeabilizzante. Se il manto di copertura viene posato "in continuità" con il pacchetto coibente, a mio avviso, si potrebbe risparmiare questo elemento. Molta importanza riveste anche il manto di copertura: colori chiari e tipologia di fissaggio di eventuali coppi o tegole sono prioritari. Nel caso di coperture metalliche va prevista anche un tessuto che permetta alla condensa di scorrere fino alla gronda, oppure prevedere un tavolato d'appoggio con fughe di 1 cm tra le tavole per permetterne l'asciugatura;

    Per ultimo va posta molta attenzione ad eventuali finestre a tetto (obbligatoria la schermatura), il cui telaio ed i teli devono racconrdarsi perfettamente al freno vapore e telo traspirante precedentemente menzionati.

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