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    Indagini e Interventi da eseguire nel caso di probabile attacco da parte di insetti su travature

    Sulla superficie laterale di una trave in legno lamellare da 40 x 40 cm si è formata una fessurazione al centro per circa 2.5 m proprio sotto il monaco della capriata. Potrebbe trattarsi di un assestamento, il problema è che all'interno si sono annidati degli insetti (non paiono tarli) che hanno creato un vuoto interno importante. Ho provveduto a fare 3 trattamenti antitarlo, a distanza di pochi giorni uno dall'altro impacchettando la trave ogni volta con della pellicola di plastica per cucina. Volevo sapere, trattandosi di trave portante di 10 m, che tipo di indagine ed intervento posso fare per evitare ulteriore degenerazioni del legno? Cosa fare per mettere in sicurezza e prevenire problemi simili con le altre 2 capriate dell'immobile e con i listelli maschiati da 2 cm che sostengono il tetto ventilato?

    Risposta a cura di Massimo Del Senno, Esperto Tecnologia del Legno

    Pubblicato il 02/01/2020

    Da quanto riportato la trave in questione dovrebbe essere la catena di una capriata che, data la sezione importante e la luce più che rispettabile, è comunque soggetta a flessione per il peso proprio. La prima cosa da chiarire è quanto sia profonda la fessurazione e se si sia manifestata su una faccia o su entrambe.

    Sembra poi di capire che gli insetti siano stati osservati (si tratta, parrebbe, di insetti perfetti, non di larve) quindi sarebbe opportuno identificarli per decidere se effettivamente si tratta di una specie lignivora. In questo caso il “vuoto interno importante” sarebbe da attribuire ad un’attività delle larve precedente al momento in cui è stato notato l’insediamento, si tratterebbe cioè di gallerie che sono venute allo scoperto per l’esiguità dello strato superficiale, ma, ripeto, prima occorre conoscere esattamente la specie con cui si ha a che fare e se la specie legnosa impiegata può essere attaccata dagli insetti osservati.

    Per essere certi di bloccare un attacco in corso (cioè con larve attive all’interno degli elementi) si dovrebbe ricorrere a trattamenti termici (riscaldamento a microonde), eventuali trattamenti con biocidi effettuati con sistemi in fase liquida non è certo possano arrivare alla profondità necessaria, d’altra parte il ricorso a sistemi gassosi implica complicazioni logistiche (e costi) importanti. Come trattamento preventivo si possono utilizzare con successo prodotti impregnanti in fase liquida, ma occorre, anche qui, assicurarsi di una sufficiente penetrazione che non sempre l’applicazione a pennello o a spruzzo garantiscono.

    Risposta gentilmente concessa da promo_legno