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    Prima di posare il manto di copertura di un tetto in legno lamellare a vista, le travi si sono bagnate per 4-5 giorni al mese per circa 4 mesi. Questo può aver provocato fessurazioni da ritiro negli elementi lignei?

    Prima di posare il manto di copertura di un tetto in legno lamellare a vista, le travi si sono bagnate per 4-5 giorni al mese per circa 4 mesi. Successivamente dopo aver messo il manto di copertura si sono avute delle infiltrazioni d’acqua piovana che hanno prodotto su quasi tutte le travi delle macchie nere. Per eliminare tali macchie si è acceso il riscaldamento a pavimento per far asciugare ed eseguita una carteggiatura delle travi con successivo impregnante. In tale fasi si osservano delle fessurazioni longitudinali delle travi (sia sotto che lateralmente alle travi). Vorrei sapere se è possibile ricondurre tali fessurazioni ai problemi scritti sopra e se il fenomeno tenderà ad accentuarsi. C'è un rimedio per bloccarlo in maniera definitiva? Può essere compromessa la funzionalità strutturale?

    Risposta a cura di Mauro Andreolli, TimberTech

    Pubblicato il 10/12/2019

    Per motivi di produzione legati all'incollaggio, le lamelle del legno lamellare devono essere ben stagionate e quindi gli elementi in legno lamellare vengono consegnati in cantiere con umidità prossima al 12%. Per questo motivo le travi in legno lamellare poste in ambienti interni in genere non presentano fessurazioni.

    Nel caso in esame i ripetuti cicli di cambio di umidità dovuti all'esposizione alle intemperie e alle successive infiltrazioni d'acqua hanno favorito la fessurazione degli elementi. Tale fenomeno si arresterà quando l'umidità del legno avrà raggiunto i valori in equilibrio con le condizioni termo-igrometriche dell'ambiente.

    Risposta gentilmente concessa da promo_legno