Assolegno risponde

Gli esperti al servizio del settore

    #Normativa   #Tecniche costruttive   #Marcatura CE   #Materiali da costruzione  

    Quale normativa si deve rispettare per lo stoccaggio delle strutture in cantiere prima della posa in opera?

    Nel caso di nuovi edifici in legno a telaio con utilizzo anche di pannelli preconfezionati in azienda, quale normativa si deve rispettare per lo stoccaggio delle strutture in cantiere prima della posa in opera? Quale norma impone alla DL di controllare e nel caso non accettare i manufatti in legno da installare che non sia stati adeguatamente protetti durante lo stoccaggio in cantiere?

    Risposta a cura di Marco Luchetti, Interzero Italia

    Pubblicato il 17/01/2023

    Per quanto riguarda le strutture prefabbricate in legno, si riporta quanto definito all'interno del par. C4.4.15 ("Regole per l'esecuzione") della Circolare Esplicativa alle vigenti Norme Tecniche per le costruzioni.

    La stessa Circolare interviene infatti sulle modalità di stoccaggio e riporta quanto di seguito:

    "Si raccomanda che siano adottati i necessari provvedimenti in fase di stoccaggio, trasporto e costruzione affinché i componenti e gli elementi strutturali, di legno e a base di legno, non subiscano variazioni di umidità conseguenti ad esposizioni climatiche più severe di quelle attese per la struttura finita. Prima di essere utilizzato nella costruzione, si raccomanda che il legno sia stagionato fino al valore di umidità appropriato alle condizioni climatiche di esercizio della struttura finita. Limitatamente ai casi previsti al § 4.4.15 delle NTC per i quali siano accettate umidità maggiori durante la messa in opera, specifica attenzione verrà posta nella definizione delle condizioni necessarie per una corretta stagionatura in opera prevedendo, in fase progettuale, gli effetti del processo di essiccamento sul comportamento strutturale"

    Qualora si abbiano dubbi sulle condizioni del materiale si consiglia di prevedere una misura dell'umidità degli elementi secondo quanto i criteri generali disposti dal par. C11.7.10.1 dedicato ai controlli di accettazione.

    " (...) il Direttore Lavori è opportuno che provveda ad assicurarsi che l’umidità degli elementi portanti al momento della chiusura della stratigrafia interessata sia inferiore o uguale al 18%. Tale controllo dovrà interessare almeno il 10% del materiale strutturale fornito ed essere uniformemente distribuito su tutta la fornitura messa in opera."

    In questo caso, come si può desumere non si tratta di controlli che portano ad una esclusione del materiale, bensì ad un approfondimento delle caratteristiche al fine di evitare l'instaurarsi di fenomeni di degrado a carico funghi.

    Per quanto riguarda i criteri di accettazione e di rifiuto della merce si rimanda a quanto indicato all'interno del par. 11.7.10 delle medesime NTC 2018.