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    Cappotto in EPS o Lana di roccia?

    Ho contattato due costruttori per una casa in XLAM: uno mi propone di realizzare il cappotto in EPS e l'altro in lana di roccia. Entrambi i materiali possono andare bene?

    Risposta a cura di Michele De Beni, Esperto di edifici ad alta efficienza energetica

    Pubblicato il 17/10/2021

    Per rispondere alla sua domanda le faccio un'altra domanda: comprerebbe una automobile senza sapere su quali strade dovrà utilizzarla maggiormente?

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    Esistono molti tipi di mezzi e tutti assolvono alla funzione di spostare più o meno rapidamente delle persone da un punto all'altro del posto in cui abita, ma per capire meglio quale di questi meglio si adatta a lei analizzerebbe diversi fattori, quali ad esempio il tipo di tragitto (pianura, collinare o montuoso), il tipo di terreno, le condizioni ambientali e altri fattori di criticità.

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    Lo stesso ragionamento lo può applicare anche alla scelta del materiale coibente migliore per la struttura XLAM dell'edificio che si appresta a realizzare: entrambi i materiali (seppur con minime differenze) hanno capacità coibenti e valori di conducibilità termica dichiarata confrontabili (solitamente migliore per l'EPS). Differiscono per alcuni fattori tra i quali la resistenza alla diffusione del vapore acqueo (minore per la lana di roccia), la densità e la capacità termica (solitamente più alta per la lana di roccia nei prodotti ETICS). L'EPS presenta alcuni vantaggi dal punto di vista realizzativo , quali la minore sensibilità agli agenti atmosferici durante la fase di costruzione (igroscopicità) e una posa meno impegnativa per l'impresa (rasature più sottili e planarità più facile da ottenere), anche se quello grafitato soffre l'irraggiamento solare diretto e le dilatazioni. Non mi addentro sulla questione dell'impatto ambientale (argomento peraltro molto complesso), ma ad oggi, di entrambi i prodotti esistono studi di LCA e certificazioni EPD (Environmental Performance Declaration) che soddisfano i requisiti CAM.

    Venendo a criteri più legati alle condizioni climatiche, in generale entrambi i materiali se applicati ad un pannello XLAM e con spessori minimi da normativa, possono comportarsi bene sia rispetto alla stagione fredda che calda, a patto però (per entrambi) di ottenere un involucro a tenuta all'aria (valore n50 inferiore a 1,0 h-1)e di schermare in modo realmente efficace le aperture finestrate.

    Per concludere le consiglierei quindi di scegliere in base a due "punti deboli": nel caso le serva un requisito importante per il fonoisolamento aereo della parete (edificio su strada trafficata), preponderei per la lana di roccia; nel caso l'architettura del suo edificio non protegga in modo certo le facciate (a esempio edifici con scarso sporto di gronda), oppure in presenza di tetti piani o grandi terrazze, opterei per un EPS che anche se dovessero presentarsi infiltrazioni di acqua piovana, soffrirebbe meno l'umidità.

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    Non dimentichi infine di valutare anche l'esperienza di posa dell'impresa che sceglierà con i materiali indicati. Le consiglio di inserire nel contratto di appalto con quest'ultima le indicazioni di posa e la verifica della corretta esecuzione del supporto (XLAM nel suo caso) del sistema ETICS scelto, sia il manuale CORTEXA o uno dei numerosi manuali di posa che le aziende produttrici dei diversi sistemi mettono a disposizione di tecnici e clienti.

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