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    Che corrispondenza esiste tra le classi di servizio e le classi di utilizzo della EN 335?

    Che corrispondenza esiste tra le classi di servizio previste dall'Eurocodice 5 e le classi di utilizzo della norma EN 335?

    Risposta a cura di Mauro Andreolli, TimberTech

    Pubblicato il 11/09/2021

    La definizione delle classi di servizio, indicate al punto 2.3.1.3 della norma EN 1995-1-1, è legata alla definizione di coefficienti legati al calcolo della resistenza e delle deformazioni in funzione delle condizioni ambientali: sia il parametro kmod (coefficiente di correzione della resistenza) che il parametro kdef (coefficiente di correzione della deformazione) dipendono dalle classi di servizio. Indicazioni relative alle classi di servizio sono riportate anche ai capitoli 3.6 "Adesivi" e 4.2 "Resistenza alla corrosione", in relazione a prescrizioni legate alla durabilità dei materiali.

    Nello specifico:

    • La classe di servizio 1 è caratterizzata da un’umidità del materiale in equilibrio con l’ambiente a una temperatura di 20 °C e un’umidità relativa dell’aria circostante che non superi il 65%, se non per poche settimane all’anno. Nella maggior parte delle conifere l'umidità media del legno non è maggiore del 12%.
    • La classe di servizio 2 è caratterizzata da un’umidità del materiale in equilibrio con l’ambiente a una temperatura di 20 °C e un’umidità relativa dell’aria circostante che superi l’85% solo per poche settimane all’anno. Nella maggior parte delle conifere l'umidità media del legno non è maggiore del 18-20%.
    • La classe di servizio 3 è caratterizzata da un umidità più elevata di quella della classe di servizio 2.

    La definizione delle classi di utilizzo della norma EN 335 è principalmente dedicata a valutare le condizioni di utilizzo per aspetti legati alla durabilità del legno.

    Di seguito si riporta sintesi delle classi di utilizzo (»CU«) così come previsto dalla UNI EN 335: 2013.

    • CU1: situazioni in cui il legno si trova all’interno di una costruzione, non esposto agli agenti atmosferici. Quindi l’attacco di funghi risulta essere di carattere accidentale

    • CU2: situazioni in cui il legno è riparato e non esposto agli agenti atmosferici, ma possono verificarsi situazioni di umidità ambientale elevata. Quindi nella CU2 possono verificarsi fenomeni di condensazione di acqua sulla superficie dei prodotti a base legno, è possibile un attacco da parte di funghi

    • CU3: situazioni in cui il materiale a base di legno si trova non direttamente a contatto con il terreno ed è esposto agli agenti atmosferici. Quindi è possibile un attacco da parte di funghi. La CU3 è inoltre possibile suddividerla in due sottoclassi:

    • Sottoclasse 3.1: Il legno pur bagnandosi non rimane in questa condizione per lunghi periodi e non si ha accumulo di acqua

    • Sottoclasse 3.2: il legno rimane bagnato per lunghi periodi con conseguente accumulo di acqua.

    • CU4: situazione in cui il legno è a contatto diretto con il terreno e con l’acqua dolce.

    • CU5: situazione in il legno è permanentemente o regolarmente immerso in acqua salata.

    E' evidente che entrambe le norme riguardano definizioni molto vicine, che però non possono essere allineate. Un chiarimento in merito è fornito dall'appendice A della norma EN 335, che fornisce anche un prospetto con possibili corrispondenze tra le due norme:

    Classe servizio 1 -> Classe utilizzo 1

    Classe servizio 2 -> Classe utilizzo 1 o Classe di utilizzo 2 se il componente è in una situazione in cui potrebbe essere sottoposto a umidificazione occasionale (es condensazione)

    Classe servizio 3 -> Classe utilizzo 2 o Classi di utilizzo superiori se utilizzato all'esterno.