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    Quali sono i controlli di accettazione per il legno massiccio incollato?

    Vorrei una indicazione riferita a documenti specifici circa l’accettazione in Cantiere delle travi Bilama e Trilama. Guardando i requisiti ci troviamo in presenza di incollati con resistenza attribuita come massiccio. Non ho trovato riferimenti specifici di accettazione per questa fattispecie. Mi si può indicare qualche fonte o comunque indicazioni di prassi?

    Risposta a cura di Marco Luchetti, Interzero Italia

    Pubblicato il 16/06/2021

    Per quanto attiene gli assortimenti inquadrabili a livello commerciale "Duo/Trio" si ricorda che questi ultimi devono riportare marcatura CE secondo la UNI EN 14080. La stessa Norma Armonizzata prima richiamata riporta per gli stessi la seguente definizione: "Elementi strutturali con dimensioni delle sezioni fino a 280 mm composti da 2 / 5 lamelle (aventi la stessa classe di resistenza) con andamento della fibratura pressoché parallelo e uno spessore delle tavole compreso tra 45 mm fino a 85 mm (incluso)"

    Il par. 11.7.10.2 (Controlli di accettazione in cantiere) definisce il principale riferimento legislativo per i relativi controlli di accettazione. In particolare e in riferimento ai controlli di carattere non distruttivo questi possono essere ricondotti ad un controllo "su almeno il 5% del materiale pervenuto in cantiere (...) verifica della distanza minima tra giunto e nodo, secondo le disposizioni della UNI EN 14080."

    In particolare, l’Allegato I della Norma UNI EN 14080 riporta quanto segue in merito alle tolleranze previste in sede distanza “nodo-giunto” (par. “I.4.3 Knots and local grain deviation”) :

    “When timber pieces are cross cut to remove a knot, the grain at the cross-cut shall be approximately parallel to the axis of the board. The distance between the edge of a knot and the cross cut shall be at least 1,5 d. The grain deviation needs not to be checked if the distance is 3 d.”

    A tal proposito, il criterio dedicato a definire i termini di ammissibilità per la distanza nodo giunto (così come meglio specificato all’interno del par. I.4.3 della UNI EN 14080) riguarda l’andamento della fibratura nell’intorno dello stesso finger joint indicando i termini entro i quali il produttore debba procedere ad approfondimento in merito.

    A tal proposito e in linea con il disposto della UNI EN 14080 par. I.4.3, si precisa che:

    • Qualora il giunto sia ad una distanza maggiore di 3 volte il diametro del nodo: il produttore (e relativo DL) non deve procedere ad alcun controllo circa l’andamento della fibratura nell’intorno del finger joint al fine di appurare che questa abbia ad avere un andamento pressoché parallelo all’asse longitudinale dell’elemento;
    • Qualora il giunto sia ad una distanza prossima a 1.5 volte il diametro del nodo stesso: il produttore deve procedere ad un controllo circa l’andamento della fibratura che questa ritorni ad avere un andamento pressoché parallelo all’asse longitudinale dell’elemento.

    Resta comunque inteso che tali assortimenti devono possedere adeguata documentaizone accompagnatoria così come meglio indicato all'interno del par. 11.7.10.1.2 ("Forniture e documentazione di accompagnamento").

    Infine che solo qualora la documentazione accompagnatoria e/o i controlli non distruttivi non diano risultati soddisfacienti, la Direzione Lavori potrà richiedere prove di carattere distruttivo secondo quanto previsto dal paragrafo 11.7.10.2 di cui per facilità di lettura si riporta estratto di interesse:

    "Per il legno lamellare e gli altri elementi giuntati di cui ai § 11.7.3, 11.7.4, 11.7.5 ed 11.7.6, in considerazione dell’importanza dell’opera, potranno essere effettuate, da un laboratorio di cui all’articolo 59 del DPR 380/2001, prove di carico in campo elastico anche per la determinazione del modulo elastico parallelo alla fibratura secondo le modalità riportate nella UNI EN 408:2012 o nella UNI EN 380:1994, ciascuna in quanto pertinente."