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    #Specie legnose   #Durabilità  

    Si ottengono buoni risultati impregnando il larice?

    Si ottengono buoni risultati impregnando il larice? Devo realizzare una struttura in legno massiccio che presenta delle zone parzialmente esposte alle intemperie

    Risposta a cura di Massimo Del Senno, Esperto Tecnologia del Legno

    Pubblicato il 09/09/2020

    Il larice (Larix decidua Mill) secondo la norma UNI EN 350-2:1996 è da considerarsi da moderatamente a poco durabile rispetto ai funghi, anche se il durame è considerato resistente al Capricorno (Hylotrupes bayulus)e ai tarli (Anobium sp.). La norma UNI EN 335-1: 2006 definisce le classi di impiego in funzione soprattutto dell’umidità che le condizioni di servizio possono determinare nei manufatti, e del contatto o meno col terreno. La norma UNI EN 460:1996 associa alla classe di durabilità le classi di impiego, come definite nella norma UNI EN 335-1, secondo lo schema riportato nella terza tabella.

    E' chiaro che per destinazioni che non prevedano il contatto col terreno o l’esposizione tali da determinare umidità permanente del materiale superiori al 20 % il durame di Larice (Larix decidua Mill) può essere impiegato senza ricorrere a trattamenti.

    L’impregnazione del durame, sempre secondo la norma UNI-EN 350-2: Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno - Durabilità naturale del legno massiccio - Guida alla durabilità naturale e trattabilità di specie legnose scelte di importanza in Europa, è impossibile, mentre l’alburno può raggiungere un grado di protezione soddisfacente ricorrendo a trattamenti a pressione di 2-3 ore.