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    #Specie legnose  

    Quale specie legnosa utilizzare per pali infissi nel terreno?

    Quale essenza consigliate per la realizzazione di una barriera in legno con pali tondi a diretto contatto con il terreno?

    Risposta a cura di Andrea Bernasconi, heig-vd CH-Yverdon | Borlini & Zanini SA | holztragwerke.ch

    Pubblicato il 16/09/2020

    La risposta alla domanda impone di definire una esigenza di durabilità dei pali infissi nel terreno. Se la durata necessaria è di alcuni mesi al massimo pochi anni, il tema non si pone e ogni specie legnosa va bene.

    Se invece ci si aspetta una durata di vita che superi i pochi anni, allora occorre scegliere molto attentamente la specie legnosa. Occorre escludere il legno di conifera, se si vuole essere certi che i pali durino oltre i 4 o 5 anni. Anche il legno di larice, infatti, se in condizioni faovorevoli al degrado, dopo pochi anni inizia a marcire. Con un po' di fortuna può durare anche decisamente di più, ma di fortuna si tratta.

    Per avere elementi che possano durare occorre usare specie di latifoglie adeguate, come lo può essere il legno comunemente indicato come rovere o quercia. Ma anche in questo caso non ci si possono aspettare miracoli, in quanto il contatto con il terreno rappresenta le condizioni peggiori per la durabilità, o le migliori per il degrado.

    Per poter contare su una durabilità che superi per certo la decina di anni, e permetta di aspettarsi una durata ancora decisamente più lunga occorre usare specie con una resistenza naturale al degrado molto elevata, come lo possno essere il legno della robinia o del castagno, oppure le specie tropicali note per la loro resistenza al degrado. In quest'ultimo caso si ricorda che la sola definizone della specie spesso non basta, e ci si deve assicurare di ricevere materiale della giusta qualtà.

    In caso di impieghi di questo tipo è indispensabile prevedere una manutenzione che sorvegli l'evoluzione della situazione a intervalli regolari e che sia pronta a intervenire con la sostituzione degli elementi che dovessero subire il degrado prima di altri. La scelta della specie permette di aumentare gli intervalli fra i controlli e di potersi basare su una durata di vita dei pali di pochi anni (conifere), fino a alcuni decenni (latifoglie ad alta resistenza al degrado).

    In alternativa alle specie legnose più resistenti possono essere impiegati pali trattati per rallentarne il degrado. Perchè per questo uso un trattamento possa essere efficace, occorre comunque ricorrere ad un trattamento in profondità del legno (impregantura in autocalve o simile), perchè il solo trattametno della superficie si rivelerebbe poco efficace.