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    #Isolamento termico   #Ventilazione   #Condensa  

    Vorrei dei consigli in merito alla ristrutturazione di un edificio in provincia di Padova

    Per la ristrutturazione di un edificio in provincia di Padova, zona E, oltre all’isolamento a cappotto, è previsto l’isolamento dell’ultimo solaio piano mediante la posa di freno al vapore e rotolo lana minerale (spessore 20 cm). Il sottotetto, non praticabile e non ventilato, ha una copertura costituita da travi e tavelloni in laterizio (pendenza 37%), con manto in coppi. Per l’impermeabilizzazione sotto tegola si può procedere con la classica guaina ardesiata 4 kg/mq (adesiva o saldata a caldo), oppure è preferibile una membrana impermeabile e traspirante (Sd tra 0.1 e 0.02m in funzione del telo scelto), al fine di evitare problemi di condensa sulla copertura? Per la posa del nuovo manto di copertura è consigliata la realizzazione di uno strato di ventilazione oppure è possibile posare i coppi direttamente sulla guaina/membrana?

    Risposta a cura di Alessandro Prada, Università di Trento

    Pubblicato il 02/01/2020

    Il carico interno di umidità sarà contenuto data la destinazione d’uso del sottotetto e l’assenza di persone. Non ci saranno quindi grossi problemi di condensa superficiale/interstiziale nemmeno se si utilizza uno strato impermeabile al vapore quale ad esempio la guaina ardesiata. Lo stato di ventilazione può essere utile per evitare il surriscaldamento del sottotetto, il quale rappresenta comunque uno spazio adiacente ad un ambiente climatizzato. La convenienza tecnica/economica dipende ovviamente dalle caratteristiche dell’edificio.

    Risposta gentilmente concessa da promo_legno