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    #Specie legnose   #Proprietà meccaniche  

    Qual è il coefficiente di ritiro volumetrico del larice?

    Una tavola radiale di larice dello spessore di 5 cm passa dall'U del 12% all'U del 9% e del 15%. Dovrei calcolare le variazioni di spessore. (Mi occorre il ritiro volumetrico del larice?)

    Risposta a cura di Roberto Tomasi, Norwegian University of Life Sciences

    Pubblicato il 02/01/2020

    I coefficienti di rigonfiamento e ritiro per variazioni percentuali unitarie in funzione delle diverse direzioni anatomiche sono riportati nella seguente tabella in funzione delle specie legnose di conifera e di latifoglia .

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    Le deformazioni longitudinali (parallele alla fibratura) sono quindi di un ordine di grandezza inferiori a quelle trasversali (radiali e tangenziali), pari, secondo la precedente tabella, ad 1/10000 per variazione di un grado di umidità (questo significa una variazione di 0,1 mm per un asta di 1 m).

    Diverso è il caso delle deformazioni trasversali (radiali e tangenziali): nel caso di deformazioni radiali di conifere si ha ca 1/1000 per variazione di un 1% di umidità . Dato che l'umidità in corrispondenza del punto di saturazione delle fibre si aggira attorno al 25-30%, il ritiro che si ha passando alle condizioni "normali" (umidità del 12%) puo essere stimato in 15/1000.

    Per un approfondimento di queste tematiche si rimanda comunque al testo Hoepli "Strutture in legno" di Piazza, Tomasi, Modena

    Risposta gentilmente concessa da promo_legno